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Amo leggere e scrivere. Ho pubblicato diversi romanzi thriller

venerdì 7 ottobre 2016

Più Dio,meno io

Cari amici,oggi vi parlo del rapporto tra l'uomo e Dio. Posto che secondo me Gesù è Dio,e che il Vangelo è un modo per capire Chi è Dio e come si comporta,questo rapporto viene visto in relazione appunto agli insegnamenti contenuti nel Vangelo. Gesù ci dice che dobbiamo mettere da parte l'egoismo e l'egocentrismo per aprirci totalmente alla vita,per metterci completamente e sempre a disposizione degli altri. Questo è il vero obiettivo di ogni esistenza: servire. Papa Francesco ripete spesso che "chi non vive per servire non serve per vivere". E' una massima quanto mai veritiera,soprattutto se vista alla luce del Vangelo. Ogni uomo è dunque chiamato a servire,secondo le proprie inclinazioni naturali. Ma Gesù ci lascia costantemente aperta la possibilità di entrare a contatto con l'infinito. Come si fa? Semplicemente seguendo alla lettera ciò che Egli afferma nel Vangelo. "Chi mi ama osserverà la mia Parola,e il Padre mio lo amerà,e Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui". Siamo chiamati ad essere santi,per diventare tempio dello Spirito Santo. La vocazione di ogni cristiano è dunque la vocazione alla perfezione ed alla santità. Ma per diventare santi,come già detto,c'è bisogno di accantonare i nostri egoismi ed i nostri vani progetti umani,per far posto a Dio nella nostra vita. Gesù dice : " Chi vuol venire dietro a me rinneghi se stesso,prenda la sua croce e mi segua ". Dunque,rinnegare se stessi,soffocare il proprio io per lasciar posto a Dio. E i progetti di Dio sono spesso insondabili,non comprensibili dall'intelletto umano. Solo Lui sa cosa è buono per tutti,istante per istante,e noi non possiamo neanche lontanamente immaginarlo...Rinnegare se stessi. Ma siamo realmente disposti a farlo? Siamo disposti a perdere le nostre false sicurezze,le nostre ipotetiche certezze per abbracciare totalmente il Vangelo come hanno fatto i santi? Questa è la vera sfida : rinnegarsi per Gesù Cristo. Un pò come ha fatto anche San Francesco d'Assisi,il quale ha seguito il Vangelo alla lettera,senza alcun compromesso,diventando immagine viva di Cristo Gesù. I santi hanno talmente amato il Vangelo da non temere neanche un atroce martirio. Quale sublime esempio di amore e dedizione! La strada è tracciata.ed è la strada del Vangelo. A noi non resta che rispondere alla chiamata ed imboccare la via stretta,la via di Gesù,l'unica via che porta alla vita,la vera vita,ed alla felicità eterna! E chi di noi non desidera la felicità eterna? Avanti,allora,e con coraggio. Con l'amore di Cristo nel cuore nulla è impossibile,nessuna impresa è irrealizzabile. Basta volerlo fortemente! E' in gioco la nostra salvezza,e di riflesso la salvezza del mondo. Dio mette nelle nostre mani una penna e davanti a noi un foglio bianco : scriviamo ogni giorno della nostra vita una pagina di Vangelo. E' Gesù che ce lo chiede,ed Egli non vuole altro che la nostra completa felicità. Guardiamo avanti con fiducia e speranza,operando la carità che è la più grande tra le virtù. Perdere la nostra vita per il Vangelo significa vivere pienamente,abbracciare la vera vita. Non si tratta di una perdita di tempo,come ad una prima superficiale occhiata potrebbe sembrare. Tutt'altro. Perdere la vita per il Vangelo è un grosso guadagno. Questa vita è troppo breve e troppo ingiusta per essere l'unica. Ci deve per forza di cose essere un'altra vita oltre la vita,ed è quella decisamente più importante. Ogni cuore racchiude dentro di sè il desiderio di unirsi all'amore supremo di Cristo,ed ogni cuore rimane inquieto finchè non trova Gesù. Egli ci ha tanto amati da desiderare per noi la salvezza eterna...Gesù aiutaci a trovarti per l'eternità! Amen.

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